lunedì 17 novembre 2014

Rape stufate - Cucina Vintage


Immancabili sulla tavola del mio Salento, le cime di rapa stufate sono un cult (si dice così?) della cucina nostrana .. da chissà quanti secoli! Ecco perchè le ho inserite nella rubrica Cucina Vintage. Non c'è casa, cucina, casalinga o ristorante che per tutto l'autunno e l'inverno, non propongano a tavola le rape stufate.

Io le preparo così:
prendo delle belle rape fresche, con tante cimette e poche foglie, le lavo benissimo, le pulisco, le taglio a pezzetti piccoli e le metto in un tegame, col coperchio, senza condimento e senza acqua. Dopo 5 minuti di cottura, scolo l'acqua di cottura che si è formata. In questo modo tolgo alle rape il loro sapore amarognolo. Dopodichè, nel tegame metto l'olio, abbondante, il vino bianco, abbondante, un paio di foglie di alloro, uno spicchio di aglio, il sale. Chiudo con il coperchio e faccio cuocere per una trentina di minuti.

Buon appetito!!!




domenica 16 novembre 2014

Vellutata di zucca - Cucina vintage


Io dico  sempre che la moda non passa mai di moda ... gira e rigira, torna sempre. Questo vale sia per la moda intesa in senso stretto, che per la moda culinaria. Soprattutto ultimamente, a dispetto del Mondo che corre in modo frenetico, c'è un ritorno ai sapori della tradizione, della natura, ai gusti di una volta.
La vellutata di zucca è stata una sorpresa sotto molti aspetti. Me l'aspettavo dolciastra e invece è molto saporita. Credevo che la mia piccola pulce me la buttasse in testa e invece ha pulito la ciotola.
Non vi resta che provarla!

Ricetta per due persone
350 gr di zucca
una patata lessa di circa 100 gr
500 ml di brodo vegetale
un pizzico di zenzero (facoltativo)
rosmarino
crostini di pane tagliati a quadratini piccoli
parmigiano grattugiato
un pezzetto di cipolla
una noce di burro

Tritare la cipolla e farla appassire in una noce di burro. Aggiungere la zucca tagliata a dadini e fare insaporire aggiungendo un pizzico di zenzero. versare il brodo bollente e far cuocere per circa 25 minuti. Salare quanto basta. Quando la zucca è cotta, tagliare a pezzettini la patata lessa, metterla nel tegame della zucca e frullare col minipimer, fino ad ottenere una bella crema (frullare tutto insieme, anche con il brodo di cottura rimasto nel tegame, non scolate la zucca!!!). Aggiungere il parmigiano grattugiato e un po' di rosmarino, mescolare bene. 
Servire la vellutata in simpatiche ciotoline, con i crostini di pane.

Arrosto di maiale - Cucina Vintage


E sempre per la mia rubrica - Cucina Vintage - , il famoso Arrosto di maiale,cucinato nel più classici dei modi. Non passa mai di moda, stupisce sempre gli ospiti e rende speciale una domenica, un giorno di festa o un pranzo in compagnia. 

1 kg di arista o di lonza di maiale
due carote
una costa di sedano
mezza cipolla
rosmarino
alloro
vino bianco
olio extravergine di oliva
sale

tagliare a tocchetti la carota, il sedano e la cipolla. Mettere l'arrosto in una teglia con gli odori appena tagliati, aggiungere l'olio (non fate gli avari) e far rosolare la carne sul fuoco per "sigillarla", significa che, facendo formare una crosticina sul fuoco, si evita che nella cottura al forno, la carne perda tutti i suoi succhi e si secchi (scusate il gioco di parole). Togliere dal fuoco, irrorare con il vino bianco, salare e infornare a 180° per 40 minuti, aumentare a 200° negli ultimi 15 o 20 minuti.


Torta Nua


Eeehh va bene! Ho ceduto anche io al tormentone del web di quest'ultimo anno! Che volete che sia! si tratta di una BUONA causa, è proprio il caso di dirlo. Perchè trovo che questa torta sia perfetta!
Soffice, profumata, scioglievole e semplice. Cosa vogliamo di più da un dolce?

Vi riporto pari pari la ricetta, così come la trovate su altri 3 milioni di siti web

Per una teglia di diametro 26 o 28

preparare mezzo litro di crema pasticcera alla vaniglia. 
500 ml di latte
3 tuorli
60 gr di farina
140 gr di zucchero
un pizzico di sale
una stecca di vaniglia

Bollire il latte con la vaniglia. Nel frattempo montare le uova con lo zucchero e il sale, aggiungere la farina, versare a filo il latte bollente, mescolare e terminare la cottura.
Per la base della torta
4 uova
300 gr di farina
200 gr di zucchero
100 ml di latte
130 ml di olio di mais
un pizzico di sale
una bustina di lievito per dolci
buccia di limone grattugiata

Montare le uova con lo zucchero e il sale, aggiungere la farina e la buccia di limone, stemperando con il sale. Continuando a montare, aggiungere l'olio e, quando assorbito, incorporare il lievito. Versare il composto in una tortiera imburrata e infarinata e versare delle belle cucchiaiate di crema qua e là. infornare a 180° per 30 minuti.



Gateaux di patate - Cucina vintage


Chi non ha mai preparato per cena il gateaux di patate? Anzi, dalle mie parti si chiama "Cattò di patate" ed è un piatto che si prepara soprattutto per cena. Io lo adoro, in tutte le versioni, mi ricorda la mia infanzia, quando mia madre lo preparava per la sera e per me era una festa, ero capace di mangiarne una quantità industriale, accompagnato rigorosamente con il pane!!
E ora mantengo viva la tradizione, proponendolo a mia figlia che, come me lo adora. Probabilmente il cattò di patate è nato come un piatto povero che, col passare del tempo, è diventato sempre più ricco e saporito ... non so eh, azzardo un'ipotesi. Non voglio documentarmi, per me il cattò rimane quella cena da preparare un po' in anticipo, perchè riposato è più buono, che mette allegria in tavola, dopo una giornata intensa, come quelle mie e della mia piccola peste!

Per le dosi vado a occhio, a seconda della teglia che devo utilizzare, in genere uso queste per 4 persone

5 grosse Patate lesse e schiacciate
1 uovo
parmigiano o grana grattugiati
noce moscata
pan grattato q.b
sale, pepe

Impastare tutti gli ingredienti. Aiutandosi con la mano inumidita, stendere un primo strato in una teglia unta e cosparsa di pan grattato. Farcire il cattò a piacere (io uso generalmente prosciutto cotto e formaggio filante), chiudere con un altro strato di patate. A questo punto si cosparge la superficie con pan grattato, formaggio e olio. Oppure, come in foto, si aggiungono a raggiera, delle patate tagliate sottili sottili e cospargere con pan grattato, formaggio e olio. Infornare a 200° per una trentina di minuti.

Gnocchi alla romana - Cucina vintage



E della serie Cucina Vintage, che non passa mai di moda, oggi ho proposto gli Gnocchi alla romana. Non scrivo nulla circa la loro origine, che il web ormai è pieno zeppo di ricette e post in cui la spiegano. Per oggi vi propongo solo la mia versione. Inutile dire che la mia piccola peste ha letteralmente spazzolato il piatto ... credendo fossero crostini di polenta! Una bugia innocente per farle provare qualcosa di nuovo .... se le avessi nominato la parola "Gnocchi" non avrebbe più mangiato per principio.  Aaaaah che fatica fare la mamma! :)

Le dosi indicate sono per due persone, con il bis

Gnocchi alla romana con funghi, speck e scamorza affumicata.
125 gr di semolino
500 ml di latte
40 gr di burro
noce moscata
40 gr di parmigiano
speck e funghi saltati in padella tritati fini
scamorza affumicata tritata
200 ml di besciamella
parmigiano e fiocchetti di burro per gratinare

Portate a ebollizione il latte, con la noce moscata e il burro. Versare il semolino a pioggia e mescolare con una frusta. Far cuocere per tre minuti circa. Togliere dal fuoco e, sempre mescolando, aggiungere lo speck, i funghi, il parmigiano e la scamorza. Stendere il composto in una teglia bagnata e leggermente unta e, col palmo della mano, stendere il semolino fino allo spessore di un centimetro. Far raffreddare e tagliare con un coppapasta dei cerchietti. Disporli in fila, leggermente sovrapposti, in una pirofila imburrata, cospargere con la besciamella, il parmigiano e infornare a gratinare per una ventina di minuti nel forno

lunedì 27 ottobre 2014

Sbrisolona cioccolato e pere - Cucina vintage



La sbrisolona è un dolce che ho conosciuto tardi.
 Sempre presa dai lievitati o semifreddi o altre cose un po' più complicate, mi sono resa conto che ho trascurato quelle più semplici ma che danno sempre soddisfazione, che anche se non sono perfette alla vista lo sono per il gusto, per toglierci, in modo veloce e sicuro, la voglia di qualcosa di buono. E la sbrisolona lo è veramente: un giusto mix tra croccantezza e dolcezza, ho scoperto che ci si può sbizzarrire con i ripieni. La preferisco alla linearità della crostata in questo suo modo di essere disordinato e allegro.

Ingredienti per una sbrisolona da 26 di diametro

Base
350 gr di farina 00
50 gr di farina di mais
2 tuorli
100 gr di burro freddo
100 gr di strutto
150 gr di mandorle tostate e tritate
buccia di limone grattugiata

Ripieno
1 pera tagliata a tocchetti
150 gr di cioccolato fondente
100 gr di zucchero di canna
buccia di limone
1 cucchiaio di succo di limone
100 gr di panna fresca

procedimento
Tagliare le pere a tocchetti e metterle a macerare con lo zucchero di canna, la buccia e il succo di limone. Sciogliere il cioccolato fondente con la panna.
Impastare velocemente tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto sbricioloso. Disporre metà briciole sul fondo di uno stampo a cerniera foderato con carta forno premendo leggermente, versare il cioccolato fuso e i pezzetti di pera, coprire con l'impasto rimasto compattando leggermente con le mani, ma non troppo per non appiattire le briciole. Infornare a 180° per 30 minuti.


Polenta a .. tutta birra! - Salsiccia e polenta


Non so se definirlo un pranzo autunnale o invernale, so solo che ieri mi ha reso gustosa la domenica. Davvero comfort food il pranzo di ieri,  complice il weekend in campagna, il camino acceso e la tranquillità e il silenzio della natura, i miei due amori che mi hanno permesso di rilassarmi, il plaid sul divano e i programmi sciocchi della Domenica...una partitella a burraco e all'ormai vintage Monopoli. Una domenica per ricaricare le batterie per un'altra delle mie dure settimane.

Polenta con salsiccia alla birra
Per 3 persone
250 gr di farina di mais per polenta a lenta cottura
1 litro di acqua
6 salsicce di quelle grosse e di ottima qualità, con semi di finocchio, pepe...
1 costa di sedano
1 carota
1 cipolla rossa di Tropea
1 foglia di alloro
olio extra vergine
1 birra da 500 litro doppio malto di ottima qualità
sale, pepe, prezzemolo, 1 cucchiaio scarso di salsa di pomodoro

Tritare la cipolla, il sedano e la carota in modo grossolano e far soffriggere in un filo di olio. Aggiungere le salsicce e farle rosolare bene. Regolare di pepe e leggermente di sale e aggiungere il prezzemolo.. Sfumare con la birra, aggiungere un mestolo di acqua bollente , chiudere col coperchio in modo da lasciare una piccola fessura aperta e far cuocere a fuoco lento per un'oretta circa. A fine cottura, togliere le salsicce e frullare grossolanamente il sughetto. Tenere in caldo.

Portare a ebollizione 1 litro di acqua con un cucchiaino di sale grosso e versare a pioggia, mescolando bene, la farina di mais per polenta. Far cuocere, sempre mescolando, per 30 minuti circa.

Io ho servito il piatto con la polenta calda e cremosa e le salsicce con il condimento, un sughetto in bianco buonissimo ... potete anche servirla come in foto: una volta cotta la polenta, la stendete allo spessore di 1 centimetro in una teglia. Una volta fatta raffreddare, la tagliate in tranci e la passate alla piastra, facendo dei crostoni.


mercoledì 22 ottobre 2014

Che polpettone!



Ultimamente mi sono appassionata al polpettone, anzi, per meglio dire, ho riscoperto il polpettone.

Ricordo, quando ero piccola,  il polpettone ripieno al sugo che faceva mia madre come un piatto da ricchi, un piatto delle feste. Era un evento eccezionale, nonostante il cibo in casa non mancasse...ma il polpettone aveva un posto d'onore, per me.. 
Negli ultimi ....uhm... 12 anni (?) invece l'ho declassato, abbandonato, dimenticato....fino a un paio di mesi fa quando mi si è illuminata la lampadina mentre pensavo a cosa preparare per cena, con qualche ora d'anticipo. 
E così è scoppiata di nuovo la passione! Invento ripieni di tutti i tipi: speck e gorgonzola- mascarpone, patate e prosciutto, bietola e formaggio....questa sera ho usato quello che avevo in casa:prosciutto cotto, formaggio e zucchine grigliate.

Come sempre, è stato spazzolato tutto!!! Anzi quasi tutto, ho nascosto queste tre fettine per la foto!

Per un bel polpettone grande

500 gr di macinato fine di vitello
2 uova
Parmigiano grattugiato a piacere
Pan grattato quanto basta per ottenere un impasto consistente ma non troppo asciutto
Sale, pepe, prezzemolo
Prosciutto cotto, galbanino a fette, zucchine grigliate

impastare la carne macinata con uova, formaggio, sale, pan grattato, pepe. Stendere il composto con il mattarello, racchiudendolo tra due fogli di carta forno. Farcire e arrotolare tutto aiutandovi con la carta forno, cospargere il polpettone con pan grattato.. Disporre il polpettone in teglia, chiudendo bene le estremità, versare un po' di olio, vino bianco e infornare a 200 gradi per un'oretta circa



lunedì 20 ottobre 2014

Brioches sofficissime - L' ora della merenda!


Sta per arrivare l'ora della merenda e a casa mia non manca mai il dolcino fatto in casa, perchè per me la merenda è un dolce momento...il momento in cui finalmente mi posso sedere un po' sul divano con la mia bimba, è il momento delle coccole e delle piccole chiacchierate dopo la "maratona" delle nostre mattinate. 

Insomma una piccola dolce pausa soft come queste "Brioches del nonno"

200 gr di farina 00

200 gr farina manitoba
200 gr di latte
100 gr di burro a temperatura ambiente
100 gr di zucchero 
2 tuorli
mezzo cubetto di lievito di birra
un pizzico di sale

Impastare tutti gli ingredienti e far lievitare fino al raddoppio. Formare delle palline tutte dello stesso peso (circa 15 grammi l'una), disporle nella teglia foderata con carta forno, coprire e far lievitare fino al raddoppio (un'ora circa). Pennellare le briochine con dell'albume, cospargere con zucchero semolato, a velo o in granella e infornare a 180° per una ventina di minuti.

Biscotti al farro, cacao e mandorle tostate


In fatto di dolci sono molto volubile. Ci sono periodi in cui detesto i dolci rustici, altri in cui prepararli mi fa sentire bene...l'odore che sprigionano sa di buono, di caldo, di casa, di armonia e serenità. Molto probabilmente dipende tutto dall'umore e dalla situazione del momento...e in questo momento ho bisogno del loro aspetto rassicurante.
Ieri, complice la calma domenicale, il fatto che fossi sola a casa e che ci fosse della farina di farro da smaltire, ho preparato questi piccoli quadrotti croccanti. L'odore di mandorle, cacao e burro in casa era davvero invitante, trovatemi un odore più goloso!!!

Vi regalo questa semplice ricetta, Biscotti al farro, cacao e mandorle, altamente consigliati per la prima colazione perchè ben inzuppolosi! Da consumare non appena sfornati, ma come tutti i biscotti fatti in casa, occorre resistere per almeno un giorno...

Impasto chiaro
100 gr di farina 00
150 gr di farina di farro
50 gr di mandorle tostate e tritate grossolanamente
1 uovo
100 gr di zucchero di canna
100 gr di burro a temperatura ambiente
un pizzico di sale

Impastare tutti gli ingredienti, formare un panetto e avvolgerlo nella pellicola per il riposo in frigo
Impasto al cacao
100 gr di farina 00
120 gr di farina di farro
30 gr di cacao amaro
50 gr di mandorle tostate e tritate grossolanamente
100 gr di zucchero di canna
100 gr di burro a temperatura ambiente
1 uovo
un pizzico di sale

Impastare tutti gli ingredienti e formare un panetto da avvolgere nella pellicola e far riposare in frigo
Formare dei rotolini di impasto bianco e di impasto al cacao, accostare un rotolino all'altro e premere sia lateralmente che in superficie in modo da formare un rettangolo bigusto che taglierete a tocchettini. Oppure potete stendere prima l'impasto chiaro, poi quello al cacao e sovrapporli, ricavandone dei quadratini...potete divertirvi come volete, l'importante che lo spessore rimanga sui 5 o 6 mm.
Infornare a 180° per 15 minuti circa!






domenica 12 ottobre 2014

Raccolto d'autunno ...



Ed ecco il raccolto di oggi, in campagna ... 


Sedanini al forno con radicchio, salsiccia e funghi


Per me la domenica è il giorno della pasta al forno. Quando penso al pranzo della domenica, penso alla besciamella, ai sapori che non si mescolano ma si accostano e comunque si distinguono, alla crosticina che si forma nel forno, sulla pasta ... quanto è buona la pasta croccante, la parte che preferisco!
Così quasi ogni domenica, provo una pasta al forno nuova. E oggi, ispirata da questa ricetta letta sulla splendida rivista Alice Cucina di questo mese, l'ho provata arricchendola con degli ingredienti dal sapore più deciso, come la salsiccia e la mozzarella. A voi la ricetta!

400 gr di sedanini rigati
300 gr di radicchio
qualche rondella di porro
300 gr di funghi (io ho usato gli champignon perchè purtroppo sono gli unici che non mi provocano gonfiore all'interno della bocca, i porcini sarebbero ottimi)
3 salsicce a punta di coltello
2 mozzarelle
1 litro di besciamella
burro, parmigiano grattugiato, sale

Affettare i funghi e farli cuocere in padella con un filo di olio. Spellare e sbriciolare la salsiccia e farla rosolare leggermente in un filo di olio, in un'altra padella, sfumare con vino bianco e terminare la cottura nei funghi, facendo insaporire. Regolare di sale il tutto. Lavare il radicchio e tagliarlo a listarelle, farlo stufare leggermente in padella con olio e il porro tagliato a rondelle, salare leggermente.
Preparare la besciamella: far scaldare 1 litro di latte. In un altro tegame sciogliere 90 gr di burro e aggiungere 90 gr di farina, facendo tostare leggermente. Versare il latte a filo, mescolando, e portare a cottura facendo addensare. Regolare di sale, pepe e noce moscata. Mescolare nella besciamella tutto il condimento preparato (radicchio, salsiccia e funghi, mozzarella a dadini e parmigiano grattugiato).
Cuocere al dente la pasta, salando l'acqua, scolarla bene e mescolare tutto il condimento. Versare tutto in una pirofila, cospargere con qualche fiocchetto di burro e una spolverata di parmigiano e infornare a 200° per 30 minuti circa, terminare la cottura per qualche minuto al grill in modo da far formare la crosticina.



giovedì 9 ottobre 2014

Limoncello



... che profumo di limoni, quelli della mia campagna, genuini, freschi perchè appena raccolti, senza alcun trattamento, così come l'albero li produce da chissà quanti anni!! Di questi limoni oggi si sfrutta lo sfruttabile, la buccia per il limoncello, il succo per un gustoso sciroppo al limone, che con questo caldo ancora può andare. Buongiorno a tutti!
Ricetta del limoncello di casa mia
1 kg di limoni non trattati
1 litro di alcool
400 gr di zucchero (se vi piace più dolce potete aumentarne la quantità)
1 litro di acqua
Sbucciare i limoni, aiutandovi con un pela patate, in modo da non prendere anche la parte bianca, e mettere le bucce in infusione nell'alcool, in un contenitore di vetro chiuso ermeticamente, per almeno una quindicina di giorni, agitandolo di tanto in tanto...io lo scorso anno lo dimenticai per più di un mese e venne buono comunque... trascorso il periodo di infusione, al buio, preparare uno sciroppo di acqua e zucchero, facendoli bollire insieme per 5 minuti e far raffreddare. una volta freddo, versare lo sciroppo nell'alcool. riempire le bottiglie che ospiteranno il limoncello, filtrando il tutto con un colino a trama stretta.

Buon compleanno Giulia!


Ed ecco la tortina preparata per il compleanno della mia bimba, la scorsa settimana...nulla di stratosferico o artistico... Una semplice torta che le è piaciuta tanto, perchè i bambini non sono maniaci della perfezione come noi adulti...a volte, per loro, conta veramente il pensiero e l'amore che mettiamo nel preparare qualcosa per loro. Una semplice torta per festeggiare i suoi 9 anni!! Da 9 anni mi rendi ogni giorno felice, bimba mia!
La base è una Torta nuvola nera, la mia preferita sia come torta per la merenda che come base per le torte in pdz, perchè non necessita di bagna grazie all'alta quantità di burro. si mantiene soda e soffice allo stesso tempo. Come farcia ho usato la crema al mascarpone, ottenuta montando semplicemente il mascarpone con lo zucchero a velo.
Ricetta della torta nuvola nera (la trovate ovunque sul web) per una tortiera di diametro 22
3 uova
200 gr di zucchero
180 gr di farina 
50 gr di cacao amaro
60 gr di latte
180 gr di burro a temperatura ambiente
una bustina di lievito per dolci
un pizzico di sale

Montare le uova con lo zucchero e il sale, aggiungere il burro e continuare a montare. versare la farina setacciata con il cacao e mescolare bene, stemperare con il latte. Aggiungere per ultimo il lievito. Otterrete un impasto abbastanza sodo e burroso. Versatelo nello stampo imburrato e infarinato e infornate a 180 gradi per 30 minuti.

Zuppa del casale


La zuppa del casale è un classico della cucina autunnale, che non può mancare sulla mia tavola. La preparazione è davvero semplice, bisogna solo avere pazienza per la cottura abbastanza lunga, per chi, come me, non usa la pentola a pressione ma quella in coccio. Secondo me il sapore dei legumi o del ragù cotti nei cari, vecchi tegami in coccio, non ha eguali!

Per due persone
140 gr di legumi misti
olio evo
cipolla
sedano
alloro o altri odori a piacere

Fare un leggero soffritto con cipolla e sedano e versare i legumi con abbondante acqua e gli odori. Far cuocere per almeno un'ora a fuoco lento. Salare solo a fine cottura e servire con dei crostini di pane casereccio.
Io preparo così i miei crostini: taglio il pane a piccole fette, lo dispongo sulla placca del forno, verso un filo di olio e un po' di sale e inforno a 250° per circa 10 minuti.

Paccheri con astice e pomodorini confit


Su questo piatto c'è poco da dire ma solo da gustare .... preparato con ingredienti freschi e di ottima qualità, che sono alla base di ogni preparazione e soprattutto preparati con amore, da me ... 



Oggi piadina!!


Un altro dei nostri pranzi al volo ... ho la buona abitudine di preparare e congelare le piadine, in modo da averle sempre pronte all' uso! Questa è la ricetta che utilizzo da sempre....su alcune cose sono pigra, mi lego alla prima ricetta provata e non sperimento, ma se ne avete altre collaudate da suggerirmi fate pure!

500 gr di farina 00
8 gr di sale
80 gr di strutto
150 gr di acqua
50 gr di latte
un pizzico di bicarbonato

Impastare tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto sodo e lavorabile. Far riposare per una trentina di minuti l'impasto, coperto, ricavarne sei pezzi dello stesso peso e stenderli con il mattarello ad uno spessore di mezzo centimetro. cuocere la piadina in una padella larga ben calda e farcirla come preferite!!!

Rustico salato con patate, pancetta e funghi



Il nostro pranzo di oggi, avevamo voglia di qualcosa di sfizioso e ho voluto provare il rotolo con patate e pancetta visto sulla pagina ALICE TV, con l'aggiunta di qualche modifica nel ripieno: formaggio filante, noce moscata e funghi. Buonissimo, provatelo! 
Basta prendere un rotolo di pasta sfoglia e farcirlo con patate lesse schiacciate mescolate ad un uovo, sale, formaggio grattugiato, noce moscata, pancetta e funghi. Arrotolare il tutto e infornare a 200° per una ventina di minuti!

Focaccine di farro allo speck



Appena sfornate, ancora calde e croccanti ma morbide....insomma ci siamo capiti, quando una cosa va mangiata subito la foto diventa secondaria. 
Focaccine al farro con speck e rosmarino

200 gr di farina di farro
100 gr di farina manitoba
mezzo cubetto di lievito di birra sciolto in 150 gr di acqua
olio q.b
7 gr di sale
3 fettine di speck tagliate a listarelle sottili
rosmarino

Impastare tutti gi ingredienti e far lievitare nella ciotola, coperta con pellicola, per un'oretta circa e cmq fino al raddoppio. Stendere l'impasto con un mattarello e tagliarlo in quadrati, oppure formare semplicemente delle focaccine. Far lievitare ancora fino a che il forno non sia caldo, irrorare con una emulsione di olio e acqua, salare e cospargere di rosmarino. Infornare a 220° per una decina di minuti.

domenica 31 agosto 2014

Oggi pasta e patate.


Oggi pasta e patate. Lo so, Fa ancora caldo, qui siamo in piena estate, la gente va ancora al mare e il condizionatore di casa è ancora a pieno regime. Ma ditemi quello che volete, finalmente si avvicina la mia stagione preferita, quella che risveglia in me il piacere di stare ai fornelli, di usare il forno, non solo per motivi legati al caldo ma soprattutto per il piacere di cucinare. Sono strana. L' estate offre tante prelibatezze fresche, ortaggi, frutta, colori ... Ma a me sia in estate che durante le feste comandate manca l' ispirazione. Sono l' autunno e l'inverno, con il loro ritmo tranquillo e silenzioso a farmi rilassare anche ai fornelli.
Così in questi giorni, nonostante il forte caldo, ho ripreso a cucinare legumi, minestre e oggi la nostrana pasta e patate, il tripudio del carboidrato, saporito e cremoso...lo sfizio me lo sono tolto....ma che sudata!!!

Ingredienti per una persona (l'ho mangiata solo io)
3 patate medie
Cipolla
Sedano
Un cucchiaio di passata di pomodoro
Olio, sale, parmigiano
30 gr di pasta tipo ditali rigati

Tagliare a cubetti le patate. Far appassire nell'olio la cipolla tritata e un pezzettino di sedano, aggiungere la passata di pomodoro. Farvi insaporire le patate per qualche minuto e continuare la cottura versandovi due bicchieri di acqua. Far cuocere per una ventina di minuti, fino a far dimezzare l' acqua e salare a fine cottura. Cuocere la pasta e far terminare gli ultimi due minuti di cottura nelle patate. Servire insaporendo col parmigiano grattugiato.

martedì 26 agosto 2014

La pasta alla Norma fuori dalla norma - Ravioli di melanzane


Della serie ... come ti metto la Norma nel ripieno. Erano anni .. ma che dico anni, secoli che non facevo i ravioli o comunque un qualsiasi tipo di pasta che fosse ripieno, e questo mi fa fare alcune riflessioni:

1. come passa velocemente il tempo, anche troppo!

2. Siccome il tempo passa velocemente, anche troppo, sto invecchiando.

3. Terza riflessione ma la più importante .... quanto sono diventata pigra in cucina! Molto probabilmente questa pigrizia, anzi quasi sicuramente, è dovuta oltre che alla crisi, soprattutto alla mancanza della lavastoviglie che nella mia casetta proprio non le si riesce a trovare un posticino.

Però, oggi che sono in vena di grandi verità e profonde riflessioni, devo ammettere che la pigrizia non è proprio un male, perchè quando mi riprende la vena culinaria e, diciamoci la verità soprattutto mangereccia, apprezzo di più quello che faccio e lo mangiamo con molto gusto. Dico mangiamo perchè quando mi ci metto mi ci metto sul serio: ho preparato una "scofanata" (passatemi il termine) di ravioli che ho regalato a destra e a manca.

Ok, vi parlo della ricetta che è la cosa che sicuramente vi interessa di più.
Si tratta della classica pasta all'uovo, farcita con: melanzane, ricotta, ricotta salata grattugiata, noce moscata, parmigiano, un uovo per legare, un po' di origano e basilico fresco.

Per le quantità ho usato: 3 melanzane tagliate a cubetti molto piccoli e rosolati in un filo di olio con uno spicchietto di aglio e sale, 400 gr di ricotta, 1 tuorlo, foglioline di basilico spezzettate con le mani, una spolverata di ricotta salata e di parmigiano, sale, pepe, noce moscata, un po' di origano ma pochissimo. 

Per la pasta ho usato 200 gr di farina 00 e 200 gr di farina di semola, impastata con 4 uova.

Ho tirato la sfoglia sottile (con la sfogliatrice Kenwood al n.8), messo un cucchiaino abbondante di ripieno e richiuso.

La melanzana richiede il pomodoro, almeno a mio modesto parere...così ho preparato un sughetto leggero con una dadolata di pomodorini freschi e basilico, appena appena ripassati in padella con olio e aglio e basilico.




Infine una spolverata di cacioricotta della mia zona e .... buon pranzo!!!



Croissant sofficissimi allo yogurt, senza sfogliatura


Buongiorno!!! Tutti in fila a casa mia, stamattina, per fare colazione con i miei sofficissimi croissant allo yogurt appena sfornati, stamattina sveglia alle 6 per l'ultima lievitazione e per la cottura...morbidissimi e profumati, dalla lievitazione molto lenta, farciti con la Nutella per i più golosi e marmellata per me che faccio finta di essere a dieta. I golosoni di casa pensano di fare i furbetti rubando il mio cornetto...non sanno che ne ho sfornati almeno una decina! Buona giornata a tutti!

Ricetta per una quindicina di cornetti
300 gr di farina 00
100 gr di farina Manitoba
75 gr di zucchero
90 gr di yogurt
25 gr di lievito ( io ne ho usato un po' meno della metà, infatti i tempi di lievitazione sono stati molto più lunghi ma ne vale la pena per il gusto)
50 gr di latte tiepido
3 tuorli
100 gr di burro a temperatura ambiente
Un pizzico di sale
Setacciare le farine e iniziare ad impastare con i tuorli, aggiungere lo zucchero. Sciogliere il lievito nel latte, miscelarlo all'impasto e aggiungere lo yogurt, un pizzico di sale e a poco a poco il burro. Coprire la ciotola con pellicola e far lievitare per un paio di ore, comunque fino al raddoppio. Stendere la pasta in un rettangolo di 50x25 e ritagliare dei triangoli di base 7 cm. Farcirli e arrotolarli partendo dalla base, tirando leggermente le estremità verso l'esterno. Disporre i cornetti in una teglia foderata con carta forno. Io a questo punto li ho messi in frigo, coperti con un canovaccio, la mattina dopo svegliatevi presto e usciteli dal frigo per farli lievitare fino al raddoppio. Pennellateli con l'uovo battuto e infornate a 180 gradi per 10 o 15 minuti. Se volete infornarli subito dopo la prima lievitazione allora lasciateli fuori dal frigo a lievitare fino al raddoppio e infornateli.

sabato 23 agosto 2014

Tajiine di pollo al limone con cous cous di zucchine

               

Tajiine di pollo con cous cous alle zucchine. 



Un nome impegnativo per un piatto semplice, ideale per una cena in giardino, in terrazza o semplicemente nella cucina della vostra casa....macchisenè! La cosa importante è condividerlo solo con un' ottima compagnia, solo con chi merita di poter gustare qualcosa che rappresenti una delle cose più preziose che si possano donare.... Il nostro tempo!

Ingredienti per 4 persone....anche se noi l' abbiamo mangiato in due! 

per il cous cous occorrono: 160 gr di cous cous, zucchine, cipolla, olio evo, prezzemolo

Preparare le zucchine, saltandole in padella semplicemente con olio, cipolla, sale, prezzemolo. Preparare il cous cous facendo bollire 160 gr di acqua con un cucchiaino di sale e un filo di olio. Quando inizia a bollire, spegnere e versare a pioggia il cous cous. Aspettare che si assorba tutta l'acqua e iniziare a sgranare con la forchetta. Mescolare il cous cous con le zucchine.

Per il pollo, l'ideale sarebbe prepararlo nell'apposito Tajiine, la pentola in coccio con il coperchio a cono, da cui la ricetta prende il nome....nell'attesa che un'anima pia me lo regali....ho utilizzato un semplice tegame basso.

Occorrono: un pollo in parti o, meglio, dei fusi di pollo, cipolla, spezie varie (io ho usato paprika dolce, cannella, cumino, coriandolo, zenzero, pepe bianco), un limone intero tagliato a fette, una zucchina a rondelle e olive nere, olio evo, sale e tre bicchieri di acqua, prezzemolo.

Fate appassire la cipolla tritata, nell'olio, aggiungete le spezie e fatele tostare un po' senza farle bruciare. Aggiungere i pezzi di pollo e farli rosolare bene da tutti i lati regolando di sale, Aggiungere due bicchieri di acqua e le fette di limone, chiudere col coperchio e cuocere per una ventina di minuti.  Trascorso questo tempo,  versate la zucchina a rondelle e le olive nere e un altro bicchiere di acqua e continuare la cottura per altri 20 minuti. A fine cottura mantecate con il coriandolo tritato o il prezzemolo e servite! 

mercoledì 30 luglio 2014

Spaghetti tonno, capperi e olive - Spaghetti contest


Estate, tempo di piatti veloci e gustosi, che sembrino freschi e leggeri ... Appunto, si parla di apparenza, tranne che nel gusto, perchè non c'è niente di meglio, al ritorno da una giornata al mare, che sia all'ora di pranzo o a quella di cena, di un piatto di pasta...meglio se questi spaghetti veloci veloci che soddisfano gli occhi e il palato!

Per quattro persone
320 gr di spaghetti
150 gr di tonno sott'olio
Olive nere
Capperi dissalati
Pomodorini freschi
Aglio
Olio 
Sale
Peperoncino
Origano

Far soffriggere l'aglio schiacciato, aggiungere i pomodorini tagliati a cubetti, a metà cottura aggiungere il tonno, i capperi e le olive. Terminare la cottura e salire gli spaghetti nel sughetto, insaporire con l'origano.