venerdì 18 novembre 2011

E' già Natale .... ??? Staffe!!!


Eh lo so, quest'anno, più del solito, sto rompendo le cosiddette a tutti col Natale: ho già fatto l'Albero, che è in fase di ultimazione, sto già pensando al menu e ai dolci da preparare ... facendo esperimenti e anticipazioni (come potete vedere dalla foto) ...
Sarà un Natale particolare: molto più sereno rispetto a quelli degli ultimi 15 anni.
In verità sono sempre stata così: a Natale ritorno un po' bambina e sprizzo da tutti i pori, ancora di più rispetto al solito, tutto l'entusiasmo che mi caratterizza.
Lo dico sempre: la mia fortuna è il mio ottimismo e quel pizzico di incoscienza che ci fa vivere meglio.
Su con la vita e godetevi questi biscottini che adoro!!!

Sono le classiche "staffe di cavallo" realizzate in pasta sablè. Questo impasto per i biscotti è meraviglioso, lo uso spessissimo perchè è scioglievole e fragrante al tempo stesso, lo trovo molto fine e il risultato, anche estetico, è molto bello.
Sono biscotti, quelli sablè, che devono "maturare": non avendo uova nel loro impasto, diventano migliori invecchiando ... quindi vi consiglio di farli e di mangiarli dopo qualche giorno per gustarli al meglio ... sempre che riusciate a resistere!!!!

Ingredienti
500 gr di farina 00
125 gr di amido (fecola di patate o amido di mais)
150 gr di zucchero a velo
375 gr di burro a tocchetti

Impastare tutti gli ingredienti, dotandovi di molta pazienza se impasterete a mano ... l'impasto, infatti, è sablè nel senso che all'inizio avrete dei grumetti sablè di farina e burro. Dovrete lavorare bene l'impasto per ottenere un bel panetto, da avvolgere in pellicola e riporre in frigo una mezz'oretta.
Dopodichè, ricavate dei rotolini dall'impasto, ai quali darete la forma a staffa di cavallo (io faccio anche dei tocchettini).
Infornate a 170° per 15 minuti, non devono prendere colore.
Fate molta attenzione quando lo sfornate!!!! i biscotti saranno ancora molli tanto da sembrare crudi ... induriscono mentre si raffreddano, quindi adagiateli su una gratella a raffreddare e poi decorate le estremità con del cioccolato fondente fuso.

domenica 13 novembre 2011

Un pugno di olive...


Tanti anni fa lessi un libro, "Lo scudo di Talos" di Valerio Massimo Manfredi ...
la storia non me la ricordo più ma per tutti questi anni mi è rimasta impressa una "scena" frequente nel racconto: i soldati dell'antica Grecia, per pranzo, durante le lunghe marce, si riposavano sotto gli alberi di ulivo, mangiando un pugno di olive.
E' un pensiero che ne evoca tanti, anzi, che evoca tanti principi che ormai sembrano sconosciuti ...  primo fra tutti, la semplicità...l'apprezzare le piccole cose ... l'accontentarsi.  Poi, la continuità ... le olive, migliaia di anni, sempre uguali nell'aspetto, nel gusto nella preparazione. Una continuità rassicurante.

Oggi, prima di chiudere nei vasetti, in salamoia, queste splendide olive, questo pensiero è stato più vivo che mai ... immortalando, così, il mio "pugno di olive" ...

domenica 6 novembre 2011

Lasagna rape e salsiccia ...


Quello delle rape è un sapore che ho scoperto e imparato ad apprezzare in età ormai adulta, un po' come tutto quello che mangio, in pratica.... ha un sapore amarognolo, rustico e mi piacciono proprio per questo. Sono proprio adatte alle serate fredde, invernali: salsiccia, vino, rosso, un buon pane fatto in casa e le rape ... per chi ce l'ha un bel camino e due castagne e per dolce una bella crostata ai frutti di bosco.
Vabbè ho fatto un miscuglio tra cucina pugliese e del "Nord", dopo anni vissuti in Liguria, ma non sembra male no?

Per renderle un po' più gentili, ho usato le rape per preparare questa lasagna bianca. Buona, anche se l'intento non è riuscitissimo, forse al posto delle rape sarebbero stati più delicati" broccoli napoletani".
Ma non mi dispero, la teglia e stata ripulita per bene.

Sale, pepe e peperoncino....

Nella vita ci vuole tutto: sale in zucca, pepe e peperoncino .... un po' di incoscienza aiuta a vivere meglio.



martedì 1 novembre 2011

oggi ho fatto ... filone!


Eeeeeeh.... finalmente, dopo tanto tempo, una giornata a casa: pigiama, relax e vecchie passioni....il lievito! Così ho rimesso in moto la mia impastatrice e questo è il risultato.
 Due belle pagnotte croccanti e ben alveolate (domattina farò la foto della mollica), di semola di grano duro e pomodori secchi.
Panificare è un vero antistress: soprattutto quando, dopo che l'impastatrice abbia fatto il suo lavoro, si riprende l'impasto e lo si lavora a mano....ogni battuta sul tavolo di legno ha un nome!!!
Comunque dopo tanto tempo di stop, devo dire che non ho perso la mano e il pollice di lievito c'è ancora!
Gustatevi la ricetta!

per il lievitino:
300 gr di farina 0
25 gr di lievito
acqua q.b
un cucchiaio di malto

Impastare la farina con l'acqua in cui avrete sciolto il lievito e il malto, fino ad ottenere una pastella morbida. Coprire il recipiente con pellicola e far lievitare 30/40 minuti.

per l'impasto
400 gr di farina di semola di grano duro
200 gr di farina 0
15 gr di sale
2 cucchiai di strutto
5 pomodori secchi tagliuzzati
acqua q.b

Impastare gli ingredienti con il lievitino, aggiungendo acqua tiepida fino ad ottenere un impasto abbastanza soffice. Coprire e far lievitare per circa un'ora. Dividere l'impasto a metà, stendere col mattarello ciascuna metà e fare le pieghe (folding), arrotolare a mò di filone e disporre nella placca del forno; effettuare dei tagli sulla superficie
. Cospargere con farina di mais e di semola di grano duro.
Prima di infornare pennellare con un po' di latte e cospargere con i semini di sesamo.
Far lievitare ancora per un'oretta e infornare a 200° per una quarantina di minuti.